Atrofia urogenitale

La trasformazione della cute e delle mucose uro-genitali in tessuti cicatriziali, sclerotici viene denominata atrofia.

Molteplici sono le cause che possono portare all’atrofia vaginale, all’atrofia cutanea dei genitali e all’atrofia uretrale e del trigono vescicale.

Le cicatrici sono tessuti in cui vi è mancanza di vascolarizzazione, per cui i tessuti  risultano sclerotici,  anelastici, assottigliati e soggetti a lesioni

Cause

Molteplici cause possono determinare l’insorgenza di una condizione di atrofia urogenitale:

  • ormonale per deficit di estrogeni post menopausa
  • in seguito a  trattamenti farmacologici per tumore (genitale, tumore al seno)
  • in seguito a radioterapia per tumore dell’utero, dell’ovaio, della vulva o anche per tumore al seno
  • in esiti di chirurgia ginecologica
  • in esiti cicatriziali di terapia laser endovaginale

Sintomi

I sintomi principali dell’atrofia urogenitale sono:

  • Cistite
  • Pollachiuria (minzione frequente)
  • Nicturia (minzione frequente di notte)
  • Disuria (bruciore minzionale)
  • Urgenza minzionale
  • Incontinenza da urgenza, incontinenza da sforzo
  • Secchezza genitale
  • Dolore vaginale
  • Prurito/fastidio alla cute e alle mucose dei genitali
  • Dispareunia o apareunia (difficoltà ad avere rapporti sessuali o impossibilità)

Terapie

Terapie con prodotti topici, come creme idratanti e lubrificanti o l’uso locale  di estrogeni (creme, compresse vaginali) hanno dimostrato scarsi risultati.

Molteplici terapie sono utilizzate ma con dubbi risultati.

Chirurgia rigenerativa

Trattamento mini invasivo con tessuto adiposo

Il tessuto adiposo è un tessuto ricco di cellule staminali e fattori di crescita che trasferito nei tessuti sclerotici determina una neovascolarizzazione (crescita di vasi sanguigni) ed una crescita di nuovi tessuti sottocutanei. I tessuti si rigenerano ed acquistano elasticità e morbidezza.

Con questo trattamento è possibile curare patologie come:

  • la sclerosi dei genitali,
  • la stenosi dell’introito vaginale,
  • la stenosi perimeatale del meato uretrale sclerotico.

Ottimi risultati li abbiamo ottenuti anche nel lichen sclerosus genitale ed uretrale, che è una patologia a carattere infiammatorio cronico recidivante molto invalidante.

Intervento chirurgico

Il procedimento prevede una minima liposuzione (addominale o dai fianchi), la lavorazione del tessuto adiposo e l’infiltrazione nei tessuti sclerotici.

La durata dell’intervento varia da 45min a 1,5h.

La degenza può essere in regime di day hospital o con breve ricovero.

I risultati sono visibili da 1 a 3 mesi dal trattamento (Fig. 1-2-3-4).

Trattamento rigenerativo - Fig. 5
Fig. 5

Con il tessuto adiposo possiamo anche riempire là dove c’è perdita di sostanza dopo la rimozione di aree cicatriziali o ad esempio dopo rimozione di masse parauretrali o vaginali (Fig. 5).

Il  trattamento con tessuto adiposo non ha effetti collaterali, in quanto il tessuto adiposo omologo è biocompatibile al 100%. Può residuare per alcuni giorni una lieve dolenzia nella sede del prelievo del tessuto adiposo stesso.