Masse parauretrali e vaginali
Le masse o formazioni che insorgono adiacenti all’uretra o a carico dei genitali possono essere di varia natura. Vanno indagate ed asportate chirurgicamente.
Che cosa sono
La presenza di una formazione a livello dei genitali va sempre indagata per evitare che si tratti di una neoplasia.
Cisti vaginali e uretrali
Cisti di Skene, Cisti di Bartolino
Sono ghiandole che possono ostruirsi, aumentare di volume e causare un effetto massa. A volte vanno incontro ad infiammazione ricorrente e possono sfociare in ascesso. Vanno asportate in caso di dolore o infiammazioni ricorrenti.
Masse parauretrali benigne
Le Formazioni parauretrali possono essere tumori benigni, cisti, ascessi (questi ultimi causano dolore).
Sintomi
I sintomi in genere sono aspecifici.
Possono essere riscontrate durante una visita urologica o ginecologica.
Spesso non causano dolore ma l’effetto di massa vaginale può ostacolare i rapporti sessuali o causare difficoltà nei rapporti sessuali. Alcune volte invece quando le ghiandole si infiammano possono formarsi ascessi che causano dolore importante.
Raramente le pazienti riferiscono disturbi della minzione.
Diagnosi
Importante è l’esame obiettivo durante la visita, che può indirizzare verso la diagnosi corretta.
- Cisti di Skene: sono a livello dell’uretra distale
-
Cisti di Bartolino (o Bartolini)
: sono a livello dell’introito vaginale laterale - Masse parauretrali benigne: in genere queste masse parauretrali non sono dolenti ed alla palpazione risultano relativamente mobili. Vanno studiate mediante risonanza magnetica. È sempre utile effettuare una ecografia addominale.
In caso di sospetto di uretrocele ectopico deve essere effettuata una URO TC.
Trattamento
È esclusivamente chirurgico.
In genere la rimozione delle masse è semplice e non essendo in comunicazione con l’uretra si riesce spesso a rimuovere la massa ed a ricostruire i tessuti sovrastanti, mantenendo l’integrità dell’uretra e della vagina.
Le foto riguardano l’asportazione di leiomioma di 4 cm in giovane donna (30 anni) che a causa dell’effetto massa in vagina non poteva avere rapporti sessuali (Fig. 1 e 2).
La paziente libera da malattia ha ripreso l’attività sessuale ed è perfettamente continente.

