Ricostruzione del pene

Molte condizioni sono causa di alterazioni destruenti del pene, a volte associate anche a complicanze uretrali.

Ne sono un esempio: esiti di chirurgia peniena, radioterpia, ustioni, malformazioni congenite (come ad esempio l’ipospadia) sottoposte a ricostruzione fallita o complicata, traumi, malattie infiammatorie croniche (come il lichen sclerosus).

Sintomi

I principali sintomi riportati dai pazienti sono:

  • dolore durante l’erezione o durante i rapporti sessuali o impossibilità ad avere rapporti sessuali
  • curvatura peniena a causa di cicatrici retraenti
  • cicatrici antiestetiche

In caso di coinvolgimento uretrale si hanno sintomi di ostruzione urinaria (disuria, pollachiuria, infezioni urinarie recidivanti).

Trattamento chirurgico

Ogni caso è unico e va affrontato considerando le possibili complicanze.

La ricostruzione del pene è una chirurgia difficile e delicata e va effettuata in centri di riferimento.

Le tecniche ricostruttive prevedono l’utilizzo di innesti (graft) omologhi: mucosa buccale, cute, tessuto adiposo.

Pene palmato affetto da malattia lichenoide

Lacerazioni del glande e del prepuzio cicatriziale ed impedimento all’attività sessuale

L’intervento chirurgico ha previsto l’ampia toilette chirurgica del pene per asportare la cute cicatriziale e liberazione dell’asta dallo scroto.

Caso di lichen sclerosus avanzato

Il paziente presentava un caso di lichen sclerosus avanzato con infossamento del pene e lamentava impossibilità all’attività sessuale.
L’intervento di ricostruzione totale del pene ha utilizzato un innesto di cute prelevata dalla coscia.

Caso di esiti di asportazione di cisti del prepuzio con formazione saccata della cute peniena

L’intervento ha previsto la rimozione della sacca e la ricostruzione del mantello prepuziale.

Esiti di ustione e cheloidi del pene

Il trattamento ha utilizzato l’infiltrazione di tessuto adiposo (nanofat).